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Giovedì 26 Agosto 2021
Muore l'ex brigatista rosso Germano Maccari

Il 26 agosto 2001 muore in cella a Roma, nel carcere di Rebibbia, l'ex brigatista rosso Germano Maccari, che stava scontando la condanna definitiva a 23 anni, e pare stroncato da infarto. Maccari è il "quarto uomo" del gruppo di terroristi delle Brigate Rosse che tiene sequestrato il presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, nel covo romano di via Montalcini. Maccari nasce il 16 aprile 1953 a Roma e, conosciuto come "Gulliver", esegue il primo ferimento alle gambe della storia della lotta armata italiana, colpendo nel 1973 un caporeparto della FATME, la fabbrica di elettronica a Roma. Freddo, risoluto e militarmente esperto, Maccari è ritenuto, nell'ambiente dell'estremismo romano e delle Brigate Rosse, un militante affidabile e capace, tra i migliori della colonna romana. Il suo amico Valerio Morucci, principale dirigente logistico-militare della colonna di Roma, lo ritiene quindi idoneo a occupare e gestire la base di via Montalcini 8, con l'identità fittizia di "ingegner Luigi Altobelli".  Maccari, non condividendo la decisione dell'uccisione del presidente Moro, si allontana dall'organizzazione terroristica dopo il tragico epilogo della vicenda. Nel 1993 Maccari viene arrestato e il 19 giugno 1996, di fronte ai giudici, Maccari ammette di essere lui il “quarto uomo” di via Montalcini, cioè dell'agguato. Il 19 giugno 1997 la Corte d'Assise d'appello riduce a trent'anni la condanna per Maccari. 

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